Ciao! Se stanotte ho aperto una pagina di Word per scrivere queste parole, è per tenere fede al proposito 'scriverò con più regolarità sul blog'.
Oggi
voglio parlarvi di un libro.
Questo
post mi servirà anche da memento per la video-recensione che
registrerò in seguito e che caricherò sul mio canale, al momento un
po' "abbandonato", che trovate qui.
Ma
passiamo al libro, una scoperta fantastica per la quale dovrei
ringraziare una marea di gente. Cito solo Alex e Giulia, due ragazzi
fantastici che mi hanno messo la voglia di leggere Hunger Games.
Il
libro, che consta di 369 pagine, è stato pubblicato nel 2008 in
America. Ma abbiamo dovuto aspettare un anno perché lo potessimo
vedere negli scaffali delle nostre librerie.
È
stato scritto da Suzanne Collins, che stando alla terza di copertina
è un'autrice statunitense che vive nel Connetticut insieme ai suoi
due gatti selvatici (apro una parentesi che non c'entra nulla: ma
perché nellabiografia degli autori si fa riferimento agli animali
posseduti? Fateci caso...). Neanche Wikipedia ci fornisce tante
informazioni in più...
Fatto
sta che un giorno la signora Collins, magari seduta in un divano con
accanto i suoi due gatti selvatici, stava facendo zapping, e passando
da un'immagine all'altra le sono venuti in mente gli Hunger Games.
Gli
Hunger Games (giochi della fame) sono un evento mondano che si ripete
ogni anno a Panem.
E'
meglio chiarire subito le idee: Panem è uno stato, se così lo si
può definire, che ricopre l'estenzione dell'attuale Nord America.
Non sappiamo da quanto tempo l'America settentrionale si diventata
Panem, ma sappiamo che è diviso in 12 distretti. Sappiamo anche che
i distretti non sono stati sempre 12. Sappiamo anche che,
settantaquattro anni prima che si svolgessero gli eventi narrati nel
libro, esisteva un altro distretto, il numero 13. Sappiamo che
settantaquattro anni prima, è scoppiata una rivolta contro Panem,
Capitol City (la capitale di Panem) e il suo governo opprimente. La
ribellione sfociò nel sangue e il distretto 13 venne raso al suolo,
diventando così simbolo di quella ribellione. Da allora, ogni anno,
ogni distretto deve consegnare due ragazzi, un maschio e una
femmina, a Panem perché combattano fra di loro in un'arena, fino a
che non ne rimarrà solo uno.
I
due ragazzi vengono scelti attraverso la Mietitura: i nomi dei
ragazzi che potrebbero finire nell'arena sono in due sfere di vetro
(uno per i ragazzi l'altro per le ragazze) e i fogliettini vengono
estratti.
Succede
proprio così quell'anno...
Viene
estratto il foglietto col nome della sorella della protagonista,
Katniss Everdeen. Sconvolta dalla notizia, si propone volontaria,
accettando di andare a morire per la sorella. Questo è un punto cu
cui mi vorrei soffermare un po'. Non pensate che sia una scelta
estremamente altruista? Voglio dire, nella società in cui viviamo,
chi mai lo farebbe? Viviamo in un mondo talmente egoista e pieno di
sé che non si pensa neanche a fare cose del genere...
Comunque,
mi sono dilungato abbastanza sulla trama. Naturalmente Katniss
parteciperà ai giochi e daranno il via a nuove amicizie, la fine
alle vecchie e a tante avventure emozionanti.
Il
libro è scritto veramente bene: la Collins riesce a tenerti
incollatoalle pagine finché sono gli occhi a reggere. Stile
scorrevole, lessico mai pesante, ma non per questo non ricercato, e
devo dire con un'immediatezza che ha ben pochi rivali.
ÈOltretutto
l'autrice ha saputo ben dosare i colpi di scena collocandoli nella
maggiorn parte dei casi alla fine del capitolo, incitando il lettore
a proseguire.
I
difetti? Probabilmente non ce ne sono, e se ce ne sono sono talmente
lievi da non contaminare il bel ricordo che conservo di questo libro
a quattro mesi di distanza della lettura.
Una
cosa che non mi ha entusiasmato è il finale. Ora, voglio dire, non è
un po' scontato? Parliamone.
AVVISO:
SE NON HAI LETTO IL LIBRO E HAI INTENZIONE DI FARLO SALTA QUESTA
PARTE PERCHÉ
CONTIENE SPOILER SUL FINALE E SU ALCUNI EVENTI DEL LIBRO!
Secondo
me è piuttosto ovvio che, se dopo sono stati scritti altri due
libri, Katniss sopravviva. Ciò che lascia increduli è cosa succede
a Peeta. Prima dell'inizio dei giochi sembrava un amico. Arrivati in
arena la situazione sembra ribaltarsi, ma non è cambiato nulla...La
trovata delle bacche è geniale, ma non ho apprezzato il fatto che
quell'accenno di storia d'amore finisca così, in uno statrnuto.
LO
SPOILER È FINITO; LEGGETE IN PACE.
Direi
che ho concluso. Spero di avervi incuriosito. Leggete il libro, ne
vale la pena di spendere 14,50€ per ciò che c'è dentro. Concludo
dicendovi una frase.
"May the odds be ever in your favor"
A
presto, carissimi :D
Bellissima recensione!! :D Io Hunger Games l'ho amato, veramente un bel libro! In lingua è semplice e facile da leggere! ;)
RispondiEliminaUn saluto!
PS: Anch'io ho un blog che parla di libri! :D Ti lascio il link: http://libri-ehr.blogspot.it/