sabato 3 novembre 2012

Un racconto

Ciao ragazzi oggi su richiesta di Alex vi posto un racconto che ho scritto quest'estate, ditemi che ne pensate ^^


PAURE DI UN ATLETA

Domani sará una giornata di merda. Faró una figuraccia, ne sono sicuro. Chi me lo fa fare? "Scappa, finchè sei in tempo" mi dice irritantemente insistente la vocina nella mia mente. "Perderai. Torna in Italia."
Forse è meglio che dia retta alla mia coscienza.
Queste parole sono state scritte di fretta da Luca Tanardelli su un quadernino che lui usava come diario personale. Ma sono state scritte in un giorno e in un momento particolare della sua vita. Era il 27 agosto 2016, ore 23 e 48 del fuso orario di Rio de Janeiro. Luca è un corridore dei 100 metri. Tuttavia, nonostante fosse un grande atleta, questa era la prima volta che partecipava a delle competizioni sportive al livello dei Giochi Olimpici. Quelle di Rio sarebbero state le sue prime Olimpiadi. La sua famiglia era toscana. I suoi parenti vivono vicino a Lucca in una vezzosa casetta di campagna, la stessa dove era nata la mamma di Luca, Marzia, e la stessa dove il padre gli ha fatto vedere, da una vecchia televisione un' edizione delle Olimpiadi. Era il 1992. Luca aveva otto anni. Avevano visto tutti insieme, stretti nell'unico divano, le gare di atletica leggera. Luca si era rivolto al papá con aria sognante: "Papá, un giorno io saró lí a correre, e -allargó quanto potè le braccia - tutto il mondo vedrá la medaglia d'oro che avró al collo!"
Il padre, pur sapendo che sarebbe stato difficilissimo che si realizzasse quel fantasioso sogno, gli rispose comprensivo e sorridendo: "Certo, e io saró lí (indicó gli spalti) ad applaudirti." Eppure quel sogno si è realizzato. Luca aveva vinto quelche gara nazionale, ma solo ora, dopo aver da poco superato la soglia dei trenta anni, stava realizzando il suo vecchio sogno. Di lí a poche ore avrebbe corso la gara olimpica dei 100 metri. Doveva vincere lui. Doveva farlo per suo padre. Ma per riuscirsi doveva essere riposato. Eppure non prendeva sonno. Solo dopo tre ore le ali del sonno avvolsero il ragazzo, che l'indomani mattina si alzó ancora piú sfiducioso di sè. "Faró ridere. Saró il disonore dell'Italia e della mia famiglia" Pensó queste parole mentre una lacrima, scendendo lenta e impetuosa sul suo viso, gli sfiorô le labbra che si arricciarono al gusto salato di quella gocciolina. Si lavó controvoglia, non voleva correre. Eppure alle nove di mattina, puntuale come un oroglogio svizzero, si stava allenando nei bordi delle corsie dello Stadio Olimpico di Rio de Janeiro. Non riusciva a pensare ad altro che alla corsa che - a suo dire - avrebbe sicuramente perso arrivando all'ultimo posto. Alle dieci e sette minuti era il turno della sua batteria. Passó al turno successivo per un soffio, bisogna ammetterlo. Ancora incredulo vinse tutte le altre gare, arrivando a dover correre la famigerata finale. Lí o la va o la spacca. La gara si sarebbe svolta alle sette di sera, perció aveva un ora per tornare al villaggio, lavarsi e prepararsi psicologicamente alla grande sfida. Dopo una doccia velocissima, scrisse di nuovo sul suo quadernino:
Ce la faró? La vocina insiste a parlarmi. Ma non demordo. Sono o non sono un altleta? Sí sono un atleta, ma ce ne sono di migliori.
Arrivó allo stadio in anticipo, per allenarsi. A parte lui, c'erano altri sette corridori aspiranti all'oro olimpico: Uno era francese, si chiamava Jean Bijoit. Gli altri atleti non erano europei: Due erano brasiliani - i loro nomi erano Francisco Salquez e Marcel Aroe-, altri due erano americani, Jack Leclow e Edward Sadyn, un australiano, Harry Brown, e infine c'era un filippino il cui nome impronunciabile fecce pensare a Luca che qualcosa fosse andata storta all'ufficio anagrafe.
Una voce dall'altoparlante invitó gli atleti a prendere posto. "Scappa finchè sei in tempo". Uno sparo riportó alla realtá Luca, che partí di scatto. Stava correndo, non ci credeva. Correva piú veloce che poteva. Sentiva il vento che gli sferzava il volto, ma che non lo rallentava, anzi, gli dava una carica impressionante. Quei nove secondi sono stati i piú emozionanti, i piú adrenalinici e i piú lenti di tutta la sua vita. Vedeva che, contrariamente alle sue previsioni, era il primo. Stava arrivando primo al traguardo, mancavano solo una trentina di metri, ma vide quel filippino dal nome stranissimo che lo superava, giusto qualche centimetro. Pensó a suo padre, si concentró intensamente su quella figura familiare che gli appariva nella mente dicendogli: "Vai figlio mio, ce la puoi fare." E gli fece l'occhiolino. Quello fu come una spinta sovrumana verso il traguardo, che Luca attraverserà per primo, superando l'Innominabile (questo era il soprannome che Luca ha dato al filippino che per poco non gli aveva soffiato l'oro).
Piú tardi, alle nove e mezzo di sera circa, stava al centro dello stesso stadio dove aveva vinto quella medaglia che fra pochi istanti avrebbe portato al collo. Il presidente del CIO lo stava premiando in quel momento. Ma la sua mente era altrove. Stava pensando a suo padre. Lo sapeva, lo stava guardando, ma non dagli spalti come gli aveva promesso. Lo guardava da lassú.
Estratto dal diario di Luca:
Ce l'ho fatta. Grazie papá.

Ditemi che ne pensate. Il prossimo post verrà inserito al più presto e sarà una recensione. Intanto vi auguro buon week-end e vi aggiorno sulle mie letture: ho appena superato la centesima pagina di carrie di Stephen King, che ho deciso di leggere per Halloween :D 
Ancora grazie per aver letto il racconto, a presto!

lunedì 29 ottobre 2012

Recensione: "Impero"

Rieccomi qui! :D Oggi ho un po' di tempo e ho deciso di scrivervi la recensione di Impero, scritto nel 2010 da Alberto Angela. L'autore del libro è il figlio di Piero Angela, e insieme hanno condotto vari programmi di divulgazione scientifica (Superquark e Ulisse, per dirne due) e hanno anche scritto dei libri a quattro mani. Ma questo libro e il precedente (Una giornata nell'antica Roma, 2007) sono firmati dal solo nome di Alberto.
Ma veniamo al libro: Io ho un edizione Numeri Primi Mondadori, in copertina morbida, con un prezzo di 14,00€.
Veniamo subito alla trama: In sostanza il libro racconta un ipotetico viaggio nell'Impero romano del 117 a.C.,  seguendo una comune moneta (un sesterzio, per l'esattezza) che toccherà i quattro angoli dell'Impero: Andremo, passando di mano in mano, dall'Inghilterra all'Africa e dall'India fino alle Colonne d'Ercole, passando per Roma, il Mar Mediterraneo, la Gallia e l'Italia. Il bello di questo libro è che racconta un viaggio ipotetico ma del tutto verosimile: i personaggi sono realmente esistiti e, tranne qualche piccola eccezione segnalata, sono vissuti in quei luoghi, in quei periodi, svolgevano quel lavoro e si chiamavano in quel modo.
Vengono analizzati, approfonditamente ma mai noiosamente, le varie sfaccettature dell'Impero romano: la guerra, le terme, la condizione della donna, il mangiare, l'igiene, la medicina, il razzismo. E vengono naturalmente descritte le varie città dove va la moneta.
Non c'è naturalmente un personaggio principale, in quanto la moneta passa di mano in mano velocemente, ma rimangono comunque impressi nella mente del lettore per la capacità di caratterizzarli da parte dell'autore.
Il libro, che consta di 508 pagine, si legge abbastanza velocemente: lo stile di Alberto Angela è moolto descrittivo, ma non riesce ad annoiarvi.
Veniamo al perché (almeno secondo il mio parere) è stato scritto questo libro.
Indubbiamente lo scopo principale è quello della divulgazione scientifica: è un chiaro esempio di libro scritto per documentare il lettore su certi avvenimenti. Ma ritroviamo ricorrentemente nel libro delle affermazioni del tipo: "Questa è una grande differenza fra l'epoca romana e la nostra" oppure "Questa è una delle tante similitudini che ci sono fra il mondo di duemila anni fa e il mondo del duemila." E' chiaro quindi che un altro scopo del libro è quello di fare un paragone fra la nostra epoca e quella romana, e alcune volte la bilancia è a favore della prima, altre volte della seconda.
Una frase che riassume il significato del libro è quella che si trova a pagina 263:
"Qui [si parla del foro romano a Roma] è nato il nostro modo id pensare, di vivere: il nostro mondo"
Molto bella anche frase scritta da 'Il Mattino' in quarta di copertina:
"Se qualche professore avesse avuto la stessa capacità di vestirci di armature quanti bei voti avremmo preso. E quanto più avremmo capito della romanità. E di noi stessi."
Personalmente mi sono avvicinato a questo libro reduce da una vacanza romana, e volevo approfondire questa parte di storia. E con questo libro ci sono riuscito. Buona notte a tutti!


venerdì 19 ottobre 2012

Che ne dite?

Ciao! No, non sono morto...Ma la scuola, come vi ho già accennato, mi ruba un sacco di tempo...
Oggi voglio parlarvi di un'idea che ha avuto mia zia per scegliere il prossimo libro da leggere, e dato che mi era sembrato molto poetico vorrei riproporvela...
Ha comprato un acquario, sapete di quelli tondi che si vedono nei film? Sì, proprio quello.
Ha comprato tanti fogli colorati e ci ha scritto i titoli dei libri da leggere, li ha ritagliati e messi dentro l'acquario (ovviamente vuoto! ;D)
Quando finirà il libro che sta leggendo, si lascerà guidare dal caso...

Che ne pensate? Vi piace come idea? A me molto, e sto pensando di farlo anch'io...
Però volevo un po' cambiarla...
Mi affido a voi: Cosa ci mettereste dentro?
1. Tutti i libri che avete in modo da poter vedere, con la crescita dei foglietti, la crescita dei libri.
2. I libri della vostra wish-list per decidere che libro comprare
3. I libri che dovete leggere e che avete già...
Ditemi voi ^^
Io vi saluto e vi aggiorno in fatto di letture: sono arrivato a pagina 300 di Impero! -200 pagine e potrete leggere la recensione....
Beh, buona notte, e BUONE LETTURE!!

domenica 14 ottobre 2012

Ciao ragazzi ^^ Oggi nessuna recensione o cose simili: ho avuto la giornata piena e non ho pensato di che libro parlare...Vi voglio comunque rendere partecipi dei miei pseudo-programmi di lettura (che puntualmente vengono sconvolti...) e delle mie correnti letture e delle passate...
Gli ultimi libri che ho letto, quest'estate, sono stati:
-Una serie di sfortunati eventi (fino al settimo...)
-Amabili resti, Alice Sebold
-Bianca come il latte rossa come il sangue, Alessandro D'Avenia
-La prima indagine di Theodore Boone, John Grisham
-Biancaneve e il cacciatore, Lily Blake
-Novecento, Alessandro Baricco
Ho lasciato a metà La storia infinita, di Ende, per iniziare Impero di Alberto Angela, e sono a pagina 178...
Troverete le recensioni dei libri sopra elencati (tranne Una serie di sfortunati eventi: voglio rincominciarla da capo...) e a breve un post (e il relativo video su Youtube, quando avrò tempo di girarlo...Non ho mai tempo, nè per fare video, nè per leggere >.<) su alcuni libri riguardanti la mia vacanza romana...
Dopo aver ultimato Impero, vorrei iniziare a leggere 3 saghe, che scoprirete a breve, e leggere un libro di Baricco (Omero, Iliade, del 2004). Perciò la scaletta di lettura di questo inverno sarà la seguente (mi riservo il diritto di variare o stravolgere totalmente la lista che segue):
-Hunger Games di Suazanne Collins (se trovo l'ebook anche in inglese, o meglio ancora un libro fisico, POTREI provare-cosa abbastanza improbabile-di leggerlo in inglese ma comunque col testo in italiano accanto)
-Il trono di spade e Il grande inverno di George Martin (voglio leggerli insieme in modo da far rivivere le sensazioni che voleva dare l'autore con un unico libro, che qui in Italia è stato smembrato...)
-Cinquanta sfumature di Grigio (TUMTUM...Eh, oh, la curiosità c'è :D)
-La ragazza di fuoco (H.G.#2)
-Il regno dei lupi e la regina dei draghi (C.d.G.e.d.F.#2)
-Cinquanta sfumature di nero (C.S.#2)
-Tempesta di spade, I fumi della guerra e Il portale delle tenebre (C.d.G.e.d.F.#3)
-Il canto della rivolta (H.G.#3)
-Cinquanta sfumature di rosso (C.S.#3)
-Il dominio della regina e L'ombra della profezia (C.d.G.e.d.F.#4)
-I guerrieri del ghiaccio, I fuochi di Valyria e La danza dei draghi  (C.d.G.e.d.F.#5)
Poi dovrei proseguire sempre con Martin, ma bisognerebbe aspettare che escano gli altri...
Naturalmente alternerò questi libri con altre letture che ho adocchiato, come La colpa, di Lorenza Ghinelli, La cupola del mondo, di Sebastian Fleming, e I pilastri della terra di Ken Follett...Poi, però sarà l'istinto a decidere...Ah, dimenticavo, c'è anche Una giornata nell'antica Roma di Alberto Angela ^^
Ora un paio di domande per voi :D
1. Non ho mai letto nulla di Follett, secondo voi è il caso di iniziare con I pilastri della terra? Io vorrei leggere anche La caduta dei giganti Il terzo gemello
2. Vorrei iniziare a leggere qualche classico, magari russo...Cosa mi consigliate per iniziare? Io avevo pensato al De profundis di Wilde, ma vorrei un vostro parere ^^
Bene, direi che ho finito..

19-10-2012
Dopo aver postato questo link ho ricordato altri libri che vorrei leggere...Tabù di Casey Hill, Kafka sulla spiaggia e 1Q84 di Haruki Murakami, e 1984 di Orwell....Help-me...

Un saluto a tutti, e buone letture! :D

sabato 13 ottobre 2012

Recensione Biancaneve e il cacciatore

Ciao! Oggi sono qui, come promesso, per parlarvi del libro che ho letto a fine agosto, ossia Biancaneve e il cacciatore.

Un giorno, passeggiando per le strade del mio paese, mi ritrovo davanti ai cartelloni del cinema, e c'è n'era uno con su scritto PROSSIMAMENTE con questa locandina:

L'occhi mi è caduto subito sulla faccia di Kristen Stewart e su quella di Charlize Theron. Ho chiamato il mio amico e ci siamo accordati per andare a vedere questo film quando sarebbe uscito. La sera stessa, dopo aver visto e apprezzato il film sono andato alla libreria che sta proprio di fronte al cinema, e ho visto questo volume in bella vista che costava 16,00 €. Me ne erano avanzati una ventina, perciò ho deciso di prenderlo, e di inserirlo nel Project Ten Books che ho iniziato qualche giorno dopo. Ma ho cominciato il libro all'incirca dopo due o tre settimane.
L'autrice è Lily Blake, che ha messo sotto forma di romanzo la sceneggiatura del film fatta da Evan Daugherty, John Lee Hancock e Hossein Amini. Infatti, se non per qualche piccola sottigliezza, sono perfettamente identici. Della Blake non so niente, e a quanto pare, anche se ha scritto un altro romanzo, nessun altro sa qualcosa di lei se non che è americana.
L'autrice ha uno stile di scritture veramente apprezzabile: è uno stile largamente descrittivo ma le descrizioni non sono tutte insieme, bensì spalmate nella narrazione: Infatti potremmo avere una visione d'insieme completa dell'ambiente solo dopo aver ultimato la lettura del capitolo, che termina sempre con un gran colpo di scena o un momento di tensione, che incentiva il lettore a proseguire nella lettura.
Ma per quanto sia ben descritto l'ambiente, i personaggi rimangono piatti: nel film (a parte la regina cattiva e Biancaneve) i personaggi non sono ben caratterizzati: Eric, il cacciatore, si può dire che non cambi di una virgola. Mi aspettavo che nel romanzo l'autrice lavorasse un po' di fantasia, ma così non è stato. Gli unici personaggi veramente ben caratterizzati sono la Regina Ravenna (infatti viene spiegato il perchè diventa cattiva, e viene tracciato un profilo psicologico veramente ben definito) e Biancaneve.
Passerei alla trama. Un avvertimento. Se leggerete il libro (o guarderete il film) non immaginatevi una Biancaneve che canta 'I sogni son desideri': Questo libro della fiaba dei Grimm ha solo il nome della protagonista. Qui si parla di roba forte.
Biancaneve è la figlia di Re Magnus, che viene ucciso dalla donna che ha sposato dopo che la prima moglie è morta. Il regno passa nelle mani di Ravenna, la moglie di Magnus, che rinchiude la bella bambina in una torre del palazzo. Dopo qualche anno riesce a scappare e parte alla volta del castello del duca Hammond, fedele a suo padre. Non vi dico altro, vi rovinerei il piacere della lettura. Sappiate che dalla prima parola all'ultima questo libro è azione pura.
Si può dire che tutto sommato il libro sia scorrevole, se non poco prima della metà dove la lettura potrebbe rallentarsi un pochino e l'attenzione potrebbe calare. Le parole della Blake, tradotte da Giovanna Scocchera, sono semplici ma sempre adatte.
Se dovessi dare un voto a questo libro probabilmente darei 9: anche se lo stile e la trama sono interessanti, il finale è abbastanza scontato e i personaggi, come ho detto, sono poco caratterizzati. Ciò non toglie che sia stata una lettura davvero piacevole.
Vi lascio una scheda tecnica del libro =) Fatemi sapere se la recensione vi è piaciuta e se avete letto il libro :D

AUTORE: Lily Blake
EDITORE: Mondadori
PREZZO DI COPERTINA: 16 euro (copertina rigida)
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2012
PAGINE: 235
CAPITOLI: 24

venerdì 12 ottobre 2012

Presentazione ^^

Ciao a tutti! Sono Lorenzo, e se vorrete seguirmi, saranno necessarie alcune informazioni su di me...Allora...Ho 14 anni, vivo in Sardegna (la MIA Sardegna), frequento l'ITC della mia città e mi piace leggere. Leggerei fino allo svenimento. A conferma di questo ho aperto un canale Youtube dove parlo di libri (http://www.youtube.com/user/Thutiu?feature=mhee... Il canale è ancora in crescita, ma la scuola mi impedisce di caricare, registrare o editare video :P) che proprio oggi compie un anno (ma ho caricato il mio primo video ad agosto...) e ho deciso di aprire questo blog, dove vi terrò informati sulle mie letture, scriverò recensioni di libri, film o qualcos'altro :D Vi saluto, domani la prima recensione! :D Buona sera a tutti :DD